Due problemi

Dopo mi è venuto in mente che la poesia di Pedretti, quella che parla di resistenza, la potevo trascrivere qui, solo che son sorti due problemi: uno è che le traduzioni di Pedretti, mi spiego, Pedretti scriveva in dialetto romagnolo e poi le sue poesie se le traduceva da solo, peccato che secondo me le ha tradotte da schifo, non solo secondo me, lo dicono in parecchi, un esempio su tutti: in una sua poesia c’è il verso Adès i cieva tòtt, che uno lo può tradurre Adesso chiavano tutti, Adesso trombano tutti o che ne so, Pedretti l’ha tradotto Adesso tutti fanno sesso. Secondo problema è che ho aperto il suo libro e di poesie belle ce ne sono anche altre, forse più belle di quella sulla resistenza, dopo mi vien voglia di metterle tutte. Allora mi è venuto in mente di sceglierne un’altra e di tradurla io.

Adesso basta

Noi, gente da niente
abbiam fatto le strade
abbiam fatto le torri
le mura della città.
Noi, gente da niente
abbiam toccato con le mani
tutto quel che vedi,
ogni puntino.
A noi ci han fatti accecare
a fare le cerniere lampo
ci hanno rotto i polmoni
nella polvere delle filande
ci han bruciato nella calce
ci hanno ammazzati: nei camion
che andavamo nel buio
nella nebbia e sotto la pioggia.
Noi, gente da niente
abbiam fatto il mondo
e adesso basta.

(quella originale con la traduzione di Nino Pedretti si trova in
Al vòusi e altre poesie in dialetto romagnolo,
Einaudi, 2007)

In mente

Potrei dire altre cose, in merito al mio romanzetto, ma mica ho voglia di dirle. È che bisogna collegare i discorsi, dopo. A parlar di resistenza mi è venuta in mente una poesia di Pedretti. Poi mi viene in mente che quella poesia lì secondo me, dovrei dirlo, cioè, mi è venuto in mente che lo devo dire, è commovente. Però non mi piace dire che una cosa è commovente. Anche il libro di Thomas Bernhard lo è, in un certo senso, non mi piace dire “in un certo senso”, che è commovente, non mi piace dire queste cose. Ieri sera ho rivisto Lady Bird, che mi era piaciuto la prima volta, perciò l’ho riguardato. Mi vien in mente che tutti parlano di questo Roma, Roma di qua Roma di là, mi viene in mente che io Roma due balle, mi son fatto a vederlo. Per adesso poi non mi viene in mente altro.

Resistenza

Ho un romanzetto tra le mani, corto, una roba che sembra un monologo, lungo, cioè, se fosse un romanzo sarebbe corto, se fosse un monologo sarebbe lungo, che dopo uno si stufa, i monologhi lunghi è fatica, io adesso sto leggendo Il soccombente di Thomas Bernhard, son duecento pagine di monologo, senza capitoli, senza un a capo, ci vuol della resistenza.

Un volo

Ho visto solo adesso, con colpevole ritardo, che a Sanremo c’è stata Nada, e che ha cantato. È molto bello guardare su Youtube il video dove c’è Nada che canta, molto molto. Mi ha fatto venir voglia, lei, la Nada, di prendere un volo per Oslo e andare a vedere l’aurora boreale.

Come voi

Sono uscito di casa, c’erano i cani della mia vicina che mi abbaiavano. Lei si è affacciata e ha detto, ai suoi cani: «Allora, cosa c’è da abbaiare? Lui non è come voi? Non è un cane come voi?».

Leone

Sto finendo di scrivere una cosa che son dei mesi, che la sto scrivendo, poi ho delle bozze da correggere, quindi scrivere anche qui faccio un po’ fatica. In più ho una gran voglia di guardare dei cartoni, oggi ho visto il Re Leone, per dire. Comunque ci sono, ecco.

Cuor

C’è una canzone di Celentano, si chiama Pregherò, dice: “Pregherò, per te, che hai la notte nel cuor”, che avere la notte nel cuore mi sembra una cosa così reale, non lo so, non ci capisco più niente.

Già solo in quanto esca

Ma perché trascinarmi verso quelle scene passate, come diceva quell’altro, voglio sognare e non piangere, aggiungeva come se avessimo scelta, mi basterà dire che la nostra storia durò poco più di cinque anni, cinque anni di felicità è già un bel risultato, di sicuro non ne meritavo così tanti, e finì in un modo spaventosamente stupido, cose del genere non dovrebbero succedere, eppure succedono, succedono ogni giorno. Dio è uno sceneggiatore mediocre, è questa la convinzione che quasi cinquant’anni di esistenza mi hanno portato a maturare, e più in generale Dio è un mediocre, nella sua creazione non c’è niente che non abbia il segno dell’approssimazione e dell’insuccesso, quando non quello della cattiveria pura e semplice, ovviamente ci sono eccezioni, ci sono per forza eccezioni, la possibilità della felicità doveva sussistere già solo in quanto esca, sto divagando torniamo al mio argomento che sono io, non che sia particolarmente interessante ma è il mio argomento.

da Serotonina
di Michel Houellebecq
(La nave di Teseo, 2019)