Sediolona

Mi stendo su questa sediolona, in studio; sto d’una scomodità che in piedi si legge meglio, piuttosto che seduti su questa roba larga, ferrosa, da ospiti di un commercialista. Cerco di trovare una posizione, tutto storto. Mi accetto. E dopo, quando decido di alzarmi, mi sembra di essere stato così forte, a star su, e di aver fatto la cosa più giusta che potessi fare, al mondo.

I libri degli altri

Domani alle 16,30 circa, se ho capito bene, dovrei essere su Radio Roma Capitale, m’intervistano. Non parlerò di cose mie ma del lavoro del ghostwriter e di cosa vuol dire oggi fare i libri degli altri.

Riposo

La scorsa settimana è morto un ragazzo, si chiama Matteo. Da quando era bambino, è sempre andato a tagliarsi i capelli da mio babbo. Se li è tagliati, per l’ultima volta, qualche giorno prima di morire. Mio babbo mi ha raccontato che Matteo gli aveva detto: «Voglio farmi i capelli rosa.» Allora lui gli ha mostrato tutte le varianti di colore, i prodotti che si potevano usare, e alla fine Matteo aveva detto: «No, scherzavo.» Che abbia cura del suo riposo.

Succede che

Succede che bevo, come minimo, me lo sono imposto, 3 litri d’acqua al giorno. Succede che oggi, un agente letterario che si è preso la briga di occuparsi di me, parla con quelli della Voland, per convincerli a comprare il mio romanzo breve, che poi è un racconto lungo, non è la stessa cosa. Succede che, sia io che questo agente, sappiamo che non ci riuscirà. Succede che devo correggere tante pagine, che devo scrivere tanto, per altri. Succede che mi piace un sacco fare le fatture, attaccare la marca da bollo, ricevere i bonifici, proprio bello. Succede che da domani avrò un ufficio, tutto mio, a Santarcangelo. Succede che sono tre notti che dormo sul divano perché c’è più fresco. Succede che oggi Valentino è caduto al primo giro, e io ero andato a scommettere dieci euro che vinceva. Succede che adesso mi rimetto a lavorare, altrimenti poi le fatture non le faccio, e i bonifici non arrivano.

Sempre

Tutte le volte che vado con una ragazza, che ci si comincia a toccare, mi sento sempre il ragazzino che ero al mio primo bacio.

Cose che #2

Ieri mattina, ero al bar con una persona, che gli devo scrivere il suo libro. Questa persona ha 52 mila e 300 follower. Io, che parlo al massimo con 3 persone al giorno, sempre le stesse, scrivo per lui. Mentre mi raccontava le sue gesta, ho sentito qualcuno che mi chiamava. Luca, Luca! Era Haoran. Aveva il grembiule addosso. La maestra aveva portato tutta la classe a prendere il gelato.

Ieri pomeriggio, verso sera, sono andato a fare yoga ai Cappuccini. C’era il tramonto. Tutto il cielo sopra. Poi una lepre, le zanzare. Eravamo in otto, e l’Angela ci ha detto che eravamo bellissimi.

Ieri notte, come tutte le notti, mi sono preparato la camomilla. Poi sono andato a letto, ho spento la luce, ho preso il bicchiere e me lo sono appoggiato sul petto, perché ancora scottava. Mi sono addormentato. Dopo un po’, come se qualcuno m’avesse fatto un gavettone, mi sono svegliato: mi ero rovesciato tutto addosso. Il letto era fradicio. Ho dormito da dio.

Cose che

Ho la testa impiastricciata di cose che non si collegano. Il mio numero di partita Iva è 04459120400, se a qualcuno avanzano dei soldi, che c’è parecchia gente che ha dei soldi in eccesso, potete farmi un bonifico, dopo vi mando la fattura. Poi ieri notte ho sognato che ero a casa di un mio amico, dal cielo cadevano delle barre colorate, tipo delle lance “termiche”, forse si dice così, gialle blu rosse che come fluidi si spostavano, e appena toccavano terra si spegnavano e scomparivano. Però una era atterrata sul terrazzo dove eravamo noi e non si era spenta, e io volevo fare una foto col cellulare ma avevo la memoria piena. Non mi ricordo se c’era anche una ragazza nel sogno, forse c’era. La Monica mi ha detto che se uno sogna dei colori che cadono dal cielo vuol dire che una persona cara rientra o sta rientrando nella tua vita. Poi ho comprato delle mutande da Uniqlo, che ho letto da qualche parte che le mutande di Uniqlo sono comodissime. Lavoro e aspetto che mi arrivino questi nuovi mutanderos. Ho comprato anche delle polo e dei pantaloni misto lino. Poi c’erano altre cose che volevo dire ma adesso non mi ricordo. Ah, una casa su per le scalinate, a Santarcangelo in centro, 70 metri quadri, la affittano, ma costa troppo. Poi speriamo che Sarri non vada alla Juve. Poi ho regalato un orologio di Spiderman a Haoran e adesso ha smesso di sparare le ore a caso.
Più o meno è tutto. Tutto qui.