Futuro libero

C’è stato un passato, prossimo, che io fumavo zero sigarette al giorno. C’è un presente, adesso, che arrivo a 12, tipo ieri. Ci sarà un futuro, se ci sarà, che delle sigarette proprio non mi interessa niente, voglio che sia un futuro libero.

Un po’ no

Ho sognato che uno mi multava, per strada, perché ero senza mascherina. Quattrocento euro. Dopo io mi mettevo a piangere, un po’ per finta un po’ no, e lui annullava la multa.

Ragione

La Sophie oggi mi ha detto: «Sono un po’ seccata che il mio compleanno venga di mercoledì il prossimo anno. Secondo me bisognerebbe poter scegliere il giorno.»
Ha ragione.

Il penultimo

Certi giorni, come oggi, mi ricordo che non sono l’ultimo dei coglioni. Il penultimo, magari, ma non l’ultimo.

Smetti

Ho visto un palazzo, ieri sera, mentre camminavo, ho pensato: ve’ che bell’iceberg a forma di palazzo. Poi ho visto tre paletti bassi, ho pensato: ve’, tre pinguini. Poi mi sono infilato sotto un portico: ve’ che bella cavernetta di ghiaccio. Poi mi son detto: basta, smetti di fare il deficiente.

Senza nome

Ieri notte, che tornavo a casa a piedi, erano le due, ho allungato la strada, sono passato per una strada che non ci ero mai passato, era un freddo che non sapevo più dove tremavo e dove no, ho avuto la sensazione di essere vivo, dentro la mia età, nel mio corpo, mio, dentro una città, però era tutto senza nome. Non so come dire.

E non ero nuovo a questi pacchi

Altra frase memorabile dal libro dell’autore dal passato difficile, e anche dal presente, difficile: Sembrava uno di quei motel malfamati dove vanno le puttane con qualche balordo di turno, e non ero nuovo a questi pacchi.