Etica, estetica

All’inizio ero esaltata all’idea di leggere Controcorrente, perché Gary disse che parlava di un uomo che decideva di vivere secondo principî estetici anziché morali, ed era una cosa che mi aveva detto recentemente Svetlana: che vivevo secondo principî estetici, mentre lei, nutrita com’era di filosofia occidentale, era condannata a vivere basandosi su noiosissimi principî etici. A me non era mai venuto in mente di considerare estetica ed etica come due cose opposte. Pensavo che l’etica fosse estetica. «Etica» significava la regola d’oro, che di base era una regola estetica. Ecco perché era chiamata così, un po’ come la sezione aurea nell’arte.
– Non è per questo che non si imbroglia e non si ruba: perché è brutto? – dissi. Svetlana disse che non aveva mai conosciuto una persona con una sensibilità estetica così forte.

di Elif Batuman
da L’idiota
(Einaudi, 2018)