La seconda mandata

Frame dal video di Something just like this
dei Coldplay

L’altro giorno ho visto Niki, che era un po’ che non lo vedevo… Lui nel frattempo è diventato un imprenditore, dice, e ha fatto i soldi, ha le giornate piene: dorme 4 ore a notte, vuol comprarsi il motorone, e morosa nuova, una di Santa Giustina, io invece son messo peggio che prima. E insomma siamo andati lì sul suo terrazzo, a parlare un po’, con due sigarette, i piedi nudi, seduti stravaccati, che lui abita fuori, in campagna, in un posto dove c’è un silenzio, ma un silenzio… Si vedono i contorni delle colline, la notte, e non vola una mosca. Fa più fresco che su a Torriana, da lui. Ti vien freddo.
Abbiamo parlato per lo più del tempo, di come adesso non ci sono più i giorni, nelle nostre vite, almeno nelle nostre due, e non è più come una volta, che aspetti quel giorno là, per far quella cosa, o per riposarti, no, adesso tutti i giorni hai qualche pensiero, e lo vivi per intero, fai tutto dentro quel giorno, e così i giorni passano e non te ne accorgi, si ammucchiano uno sull’altro, e il futuro non è più brillante come lo era prima, non ti immagini “ah, quel giorno lì andrò, farò…”, no.
Vivi i giorni, e prima o poi ci arrivi, a quel giorno lì, e alla fine non è che succederà poi tanto, lo sai già. Il fatto è proprio che lo sai già. Non succede mai chissà che, quand’è la fine.
Abbiamo imparato che le cose, per farle andare bene, bisogna lavorarci negli anni, i miracoli non succedono, è inutile sperare che un giorno… L’abbiamo proprio dimenticata la speranza, l’abbiamo rimossa. Non c’è più dentro di noi. Forse è brutto, ma è così. Vuol dire che l’abbiamo preso in culo tante di quelle volte, a sperare, che non ne siamo più capaci. Le delusioni ci hanno smussato. E non è un male, per carità. Il mondo ti fa sentire che esisti attraverso la sofferenza; è il suo modo di risuonare dentro di te, io penso. Quindi ok.
È che siamo diventati vecchi. Non troppo, ma un po’ sì.
E poi abbiamo parlato del fatto che ormai non si riesce più a stringere niente, con le donne, che l’intimità è scomparsa. Anni fa volevamo provare tutto e non legarci a nessuno, ed è andata a finire che siamo rimasti con le mani vuote. Che è sbagliato. Su questo siamo d’accordo. Inutile dire “ah beh, io ho provato tutto, son stato con cento donne” e bla bla bla, “invece quell’altro che si è sposato a 19 anni e ha un figlio non sa cosa si è perso, non ha vissuto”. Noi non sapremo mai cosa vuol dire stare 15 anni con la stessa ragazza, che avventura possa essere…
Adesso si cambiano le persone come ti cambi una maglia sporca. E il tempo va avanti, giorno dopo giorno, oggi abbiamo pensato questo, domani ognuno per i cazzi suoi, con altri pensieri.
Abbiamo parlato anche di uno, una testa calda che adesso si è trasferito a Parma, ma comunque lo seguiamo su Facebook, il nome non posso dirlo, giocava a calcio con me da piccoli, che mette sempre le foto di sua figlia, una bambina, avrà 6 anni, quando ci passa del tempo insieme; si è separato dalla sua ragazza, è palese, e ogni fine settimana va a trovare sua figlia, e mette le foto, lui e la sua bimba, ma si vede che un giorno qualcosa è andato storto, con la sua ex, perché invece che mettere le foto della bimba, ha scritto, lui, su Facebook: “Facevi schifo come compagna, fai schifo come donna e fai schifo come mamma. Muori merda. #soldiepauramaiavuti”.
Nello spogliatoio, a calcio, era il più peloso di tutti. Sotto la doccia cantava e usava una quantità di sapone indicibile, faceva una schiuma della madonna. Era uno che quando gli parlavi, se gli dicevi qualcosa di scomodo, o ti tirava un calcio sugli stinchi o girava la faccia nel vuoto. Soldi e paura mai avuti, lui.
Poi abbiamo parlato anche della “seconda mandata”. Niki ha detto che adesso, nel giro di poco, ci sarà il secondo giro, quelli che si mettono insieme verso i trenta e sfigliano entro i 35. In effetti, ci pensavo, mio babbo ha fatto così. Si è sposato a 32 anni. Mia mamma però ne aveva 23. Furbo mio babbo. La seconda mandata l’ha presa al volo, mio babbo. Si vede che anche lui e i suoi amici ne parlavano di queste cose. Sta’ a vedere che faccio la stessa fine, ho pensato. Non lo so e non lo voglio sapere. Neanche Niki lo vuol sapere.
Per adesso ci basta sentire questo silenzio, che è incredibile, qui, sul suo terrazzo, non si sente niente, i contorni delle colline son netti, fa un po’ freddo, le luci qua e là, non una voce. Il tempo sembra fermo. E invece no, non è fermo, il tempo, col cazzo che sta fermo…