Mi ricordo

Mi ricordo quella volta che il mio amico Jacopo, che era più grande, ci aveva spiegato come si fa a farsi le seghe. Sembrava una roba impossibile. Allora ero andato a casa e ci avevo provato subito, ma non era successo niente. Poi ci avevo riprovato e riprovato e riprovato, ma niente. Per un po’ di tempo ho pensato che ci avesse presi tutti per il culo.

Mi ricordo quando Di Biagio ha preso la traversa nel ’98, che ero seduto per terra, in cucina, e la mia mamma mi ha guardato come se fossi stato io.

Mi ricordo che una volta ho fatto una scritta con la bomboletta sotto casa di una. Avevo disegnato un cuore e dentro ci avevo messo la mia iniziale più la sua iniziale. Il cuore era venuto un po’ schiacciato da una parte, ma ero contento. Il giorno dopo i miei amici erano andati a vederlo e mi avevano riempito di domande. Uno mi aveva chiesto se lei me l’aveva data. Se io ero vergine non me lo chiedevano. Sembrava che vergini dovessero essere solo le femmine.

Mi ricordo la prima volta che ho sentito i miei che scopavano. Mi ricordo che avevo avuto una gran paura perché mi sembrava che mia mamma stesse piangendo. Mi ricordo che poi, quando ho sentito mia mamma piangere per davvero, non ho sentito niente.

Mi ricordo che da piccolo facevo le preghiere per chiedere le cose a Dio, tipo per non farmi interrogare a scuola, o per farmi sparire i brufoli, e per compensare ci mettevo anche un pensierino sui terremotati di San Giuliano. Mi ricordo che poi ho smesso di fare le preghiere, e poi ho ricominciato, poi ho smesso, poi ho ricominciato, poi ho smesso…