O qualcosa di simile

Stasera a cena, la mia ragazza mi ha parlato di un suo zio di Rieti, che a detta di tutti è matto. «Matto, cioè?» le ho chiesto. «È matto, ma matto forte» ha risposto. In pratica, ha aggiunto dopo, questo suo zio è uno che vive, da sempre, un paio d’anni anni buoni, che è in bolla con la testa, e poi, a seguire, sempre un paio d’anni in cui piomba in una depressione pesante, o qualcosa di simile. «Ma quindi è matto, o c’ha dei periodi di depressione?»
[clic, uscito oggi su Futura del Corriere della Sera]