Modera Luca Tosi

Allora c’è questo ragazzo, Gabriele, mi ha chiesto se poteva organizzare una presentazione del suo libro con me, Va bene, gli ho detto. Sulla locandina, quelli del posto della presentazione, ho letto oggi, han scritto “modera Luca Tosi”. Ho pensato, appena l’ho letto, moderare? Non so neanche cosa vuol dire. Mi vengono in mente i moderati, della politica. Ho deciso così, che quel giorno là della presentazione, non modererò un bel niente, farò di tutto per aizzarla, la discussione attorno al libro di Gabriele, e ci voglio litigare, voglio che quelli del posto della presentazione si spaventino. Solo per disattendere quel che han scritto sulla locandina. “Modera Luca Tosi”, un corno, modera Luca Tosi.

Ma te

Ero in bici, su viale Oriani, ho incrociato lo sguardo di una biondina, davanti alla farmacia, mi ha sorriso. Avrei voluto fermarmi, e chiederle: «Ma te, ma sei sicura che hai visto bene, e che ti convenga, sorridere a uno così?»
Invece, ho tirato dritto.

Buio

C’era un sole così bello, oggi, che verso le sette quand’è venuto buio, io non volevo che veniva buio, mi è venuto un po’ da piangere.

Giretti

Io, questo è un periodo che c’ho un sacco di gente, che mi chiedono, ma quand’è che ci vediamo, ma non ti fai più vedere?, sabato ci sei?, domenica?, ma quand’è che vieni a trovarmi, ma se veniamo su noi, a trovarti?, ma cosa fai stasera?, ci sei, che ci facciamo un giretto?
Io, questo è un periodo che c’ho da scrivere, non c’ho tempo, per fare i giretti.

Il sette o l’otto

Mi è capitato un caso sorprendente: di colpo ho dimenticato cosa viene prima, il sette o l’otto.
Sono andato dai vicini e ho chiesto cosa ne pensassero.
Qual è stata mai la loro e la mia meraviglia, quando si sono resi conto di colpo che neppure loro riuscivano a ricordare l’ordine dei numeri: uno, due, tre, quattro, cinque e sei se li ricordavano, ma quello che viene dopo se l’erano dimenticato.
Tutti insieme siamo andati al negozio Gastronomia all’angolo tra la Znamenskaja e la Bassejnaja, e ci siamo rivolti con il nostro problema alla cassiera. La cassiera ha sorriso con tristezza, ha tirato fuori dalla bocca un martelletto e, muovendo leggermente il naso, ha detto:
«Secondo me, il sette viene dopo l’otto nel caso in cui l’otto venga dopo il sette».
Abbiamo ringraziato la cassiera e felici ci siamo precipitati fuori dal negozio. A questo punto, però, riflettendo bene sulle parole della cassiera ci siamo avviliti di nuovo, perché esse ci sono sembrate prive di senso.
Che fare? Siamo andati al Giardino d’Estate e là ci siamo messi a contare gli alberi. Ma arrivati al sei ci siamo fermati e ci siamo messi a discutere: secondo alcuni dopo veniva il sette, secondo altri l’otto.
Saremmo rimasti lì a discutere per un bel pezzo se per fortuna a un certo punto da una panchina non fosse caduto un bambino, rompendosi tutt’e due le mascelle. Il fatto ci ha distolto dalla nostra discussione.
Poi siamo tornati ognuno a casa sua.

 

da Casi
di Danill Charms
(Adelphi, 2014)

Risaputo

Tutte le persone sbagliano, è risaputo. Io, certi giorni mi sembra di essere quello che sbaglia più di tutti. Il primo in classifica, proprio. È così.

Spalle

Quando un libro ti gira le spalle, è dura. Gli devi dare tutto. Non ti lascia scrivere altro. Dei giorni difficili. Poi arriva il giorno che ci riesci, lo prendi per le spalle e lo rigiri verso di te, e lui torna a guardarti come faceva prima che ti girasse le spalle, e lì ti sembra che i giorni difficili son valsi a qualcosa. Ed è bellissimo.

Quando

È meglio non andare da nessuna parte, quando non t’han chiamato.

 

da Disastri
di Daniil Charms
(Marcos y Marcos, 2011)

Scancherare

Son dietro a scancherare, per chiudere un libro, che ogni volta che ho da chiudere un libro, vengono avanti dei giorni così, che scanchero dalla mattina alla sera, che è una faticaccia, però è anche bello, scancherare.