Prendiamo ad esempio una barca

«Prendiamo ad esempio una barca», mi ha detto Ivan. «Attracca in un porto e le sostituiscono un pezzo rotto. Poi riparte, attracca in un altro porto e le sostituiscono un altro pezzo rotto, e così via… È sempre la stessa barca, alla fine?».
«Sì», ho risposto io.
«Perché?», mi ha chiesto Ivan.
«Dunque, se mi cambiano un braccio, poi una gamba, eccetera, sono sempre io», gli ho detto.
«È proprio qui che ti volevo», mi ha detto Ivan. «E se ti cambiano il cervello?».
«Ah, boh», ho detto.
«Bè, un trapianto di cervello non è mai stato fatto», ha detto Ivan. «Pensaci: sarebbe come togliere il cervello a Luca Tosi e metterlo in un altro corpo, poi aspettare che si svegli e vedere se Luca Tosi c’è ancora».
«A me sembra che Luca Tosi, dentro di me, sia ben radicato», gli ho detto. «E per come la vedo io, se spostano il mio cervello in un altro corpo, Luca Tosi dopo non c’è più».
«Eh, la scienza è la scienza», mi ha detto Ivan.