Sediolona

Mi stendo su questa sediolona, in studio; sto d’una scomodità che in piedi si legge meglio, piuttosto che seduti su questa roba larga, ferrosa, da ospiti di un commercialista. Cerco di trovare una posizione, tutto storto. Mi accetto. E dopo, quando decido di alzarmi, mi sembra di essere stato così forte, a star su, e di aver fatto la cosa più giusta che potessi fare, al mondo.