Sono brutto

[…] ma quando Tolstoj scrive:
«Sono brutto, sono un uomo sporco e poco educato alla vita mondana. Sono irritabile, noioso per gli altri, immodesto, intollerante e vergognoso come un bambino. Sono quasi un completo ignorante. Quello che so, l’ho imparato da solo in modo frammentario, sconnesso, confuso, e comunque, è tanto poco. Non ho né una mente pratica, né una mente mondana, né una mente portata per gli affari… Sono così ambizioso… che spesso temo che fra la gloria e la virtù io potrei scegliere la prima…», è un uomo che ha sentito in sé il genio. Un uomo abbandonato da tutti, ma che segue una propria via poetica, di errori che si ripetono continuamente, ma che di nuovo ritrova la via, che sarà l’unica via e per questo è quasi introvabile.

da L’energia dell’errore
di Viktor Sklovskij
(Editori riuniti, 1984)