Succede che

Succede che bevo, come minimo, me lo sono imposto, 3 litri d’acqua al giorno. Succede che oggi, un agente letterario che si è preso la briga di occuparsi di me, parla con quelli della Voland, per convincerli a comprare il mio romanzo breve, che poi è un racconto lungo, non è la stessa cosa. Succede che, sia io che questo agente, sappiamo che non ci riuscirà. Succede che devo correggere tante pagine, che devo scrivere tanto, per altri. Succede che mi piace un sacco fare le fatture, attaccare la marca da bollo, ricevere i bonifici, proprio bello. Succede che da domani avrò un ufficio, tutto mio, a Santarcangelo. Succede che sono tre notti che dormo sul divano perché c’è più fresco. Succede che oggi Valentino è caduto al primo giro, e io ero andato a scommettere dieci euro che vinceva. Succede che adesso mi rimetto a lavorare, altrimenti poi le fatture non le faccio, e i bonifici non arrivano.